Chiesa di Santa Eulalia a Cagliari

Chiesa di Santa Eulalia

La chiesa dedicata a SantEulalia fa parte dell’omonimo Polo Monumentale e, ancora oggi, è la parrocchiale della Marina.
Raggiungibile da una scalinata, la chiesa venne edificata dagli aragonesi in stile gotico – catalano intorno al 1370, probabilmente sopra la chiesa duecentesca di Santa Maria del Porto.

Nel 1620 l’arcivescovo di Cagliari Francisco de Esquivel insignì del titolo di collegiata la parrocchia di Marina, che tra il XVII e il XVIII secolo venne riammodernata in stile barocco e arricchita di numerosi arredi marmorei.

Nel corso del XX secolo l’edificio venne pesantemente rimaneggiato.
Gli ultimi restauri, compiuti tra gli anni novanta del XX secolo e i primi anni del XXI secolo, hanno riportato l’interno della chiesa alla bellezza originaria, liberando le volte gotiche dai pesanti intonaci che le ricoprivano.

La facciata, rincassata tra due contrafforti, ha un portale architravato sormontato da una lunetta modanata con centina impostata su peducci.
In asse con il portale un grande oculo illumina l’interno dell’aula.
Una teoria di archetti trilobati corona il prospetto. Il campanile, alto quasi 40 m, è addossato al fianco destro della facciata.

Santa Eulalia Cagliari

L’interno è a navata unica a cui, però, cui si aggiungono le due navatelle laterali.
Le cappelle, quattro per lato, custodiscono interessanti opere d’arte, arredi marmorei e dipinti; meritano menzione l’altare seicentesco della Madonna Addolorata, l’altare settecentesco di Santa Eulalia ornato da una tela di Pietro e la statua di Santa Lucia, opera settecentesca in legno policromo di Antonio Lonis.

Tra la terza e la quarta cappella a destra si trova il pulpito marmoreo in stile barocco, opera del XVIII secolo.
Dietro il presbiterio si può ammirare, infine, la tela ottocentesca di Antonio Caboni, copia dell’Ultima cena di Leonardo da Vinci.