Il Poetto di Cagliari

La Spiaggia dei Cagliaritani, il Poetto, ha visto negli anni una trasformazione importante.
Come sempre la storia un po da e un po toglie.
Per molti il Poetto degli anni 50 era molto più bello del Poetto di oggi.
E non hanno tutti i torti se si pensa per esempio al colore della sabbia, un tempo fine e bianca, oggi più grossa e scura.
I primi stabilimenti balneari su questa riviera furono, ai primi del Novecento, il Lido e il D’Aquila. Incoraggiati anche dalle bellezze di dune con sabbia fine e bianca, di un mare trasparente, di orizzonti aperti, i frequentatori divennero sempre più numerosi. Imitando le prime cabine del Lido sorsero così i casotti in legno, colorate costruzioni a metà strada tra lo spogliatoio e la minuscola casa in riva al mare.

Oggi il suo aspetto è molto diverso. La frequentazione di massa ha portato anche qui il corredo di servizi presente in ogni più affollata località balneare: dal pedalò al chiosco di bibite e gelati, alla pizzeria, al luna park.
Sono state invece cancellate alcune presenze che rendevano meno banale il Poetto, come il teatro all’aperto del Lido degli anni Venti e Trenta, e gli stessi vecchi casotti, demoliti nel 1986 con un blitz, motivato da ragioni igieniche, che non ha tenuto conto di considerazioni d’ordine architettonico e culturale.

poetto
Lungomare Poetto

Certo, per ritrovare un po’ dell’incanto della torre del Poeta, è meglio evitare i periodi di punta e i tratti più frequentati.
Le condizioni cambiano a seconda del vento: basta un pò di maestrale e l’aria torna assolutamente tersa, i colori sono più vivi e l’acqua riacquista tutta la sua trasparenza.
Allora, si capisce l’origine della favola che ha dato il nome di golfo degli Angeli all’insenatura e di Sella del Diavolo alla collina che la domina:

Questo meraviglioso lungomare, che i cagliaritani chiamano familiarmente “su Poettu” offre un panorama suggestivo e incantato.
A cominciare dall’imponente Sella del Diavolo, un ampio promontorio di forma inconfondibile, che si staglia proprio dove comincia la spiaggia ed è visibile fin da Capo Carbonara.

Fra le tante meravigliose bellezze di Cagliari, la più bella città sarda, non viene considerata abbastanza la meravigliosa spiaggia del Poetto, lunga 5 km ed estesa anche nella spiaggia di Quartu S’Elena.

Oggi con il capo S’Elia che lo racchiude ad occidente, e la costa di Quartu e Villasimius ad oriente la vista panoramica si estende fino alle montagne del Sarrabus ed al Capo Carbonara.

Giaime Pintor, negli anni Trenta, definì le sue sabbie “quasi africane”.
Siamo al Poetto, la meta balneare dei cagliaritani più vicina al centro urbano; il lungo arenile che congiunge senza interruzioni la Sella del Diavolo al Margine Rosso, nel comune di Quartu, prende il nome probabilmente dalla torre detta del Poeta.

Oggi il Poetto dopo il contestato ripascimento contro l’erosione e la dispersione della sabbia non è più lo stesso anche se poi, rimane comunque una bellissima spiaggia.
Il fenomeno della dispersione si verifica da quando il vento non incontra più le protezioni naturali delle dune né della vegetazione della pineta ormai pressoché morta, drasticamente separata dalla spiaggia da una trafficata striscia d’asfalto; da parte sua l’abbattimento dei casotti ha peggiorato lo stato delle cose.

Sul lungomare la spiaggia del Poetto presenta un’infinità di servizi.
Chioschi e bar lungo tutto l’arenile, edicole, parcheggi, ristoranti, pizzerie e servizi pubblici.
Ma, per dirla tutta, la Spiaggia del Poetto di Cagliari, come la fascia di spiaggia appartenente a Quartu, rappresenta uno sfogo importante per gli abitanti che ai primi soli, in qualsiasi periodo dell’ anno, cominciano a frequentarla sempre più assiduamente.
E’ così che cagliaritani e quartesi, oltre ai tanti turisti, vivono il Poetto a tutte le ore; qui si fa attività fisica, si passeggia, si nuota, si prende il sole, si mangia, si ascolta musica, ci si diverte.